Irene e la conchiglia

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Edizioni Aurelia – 2012

La voce dell’infanzia è senza parole, viene dai gesti, dalle emozioni, dalla meraviglia, anche da una CONCHIGLIA: e si rivolge idealmente a tutte le creature del mondo.

 

 

Lettura animata in trasmissione TV:    Le Favole di Isabella – 2 dicembre 2013 

 

RECENSIONI

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Il Gazzettino – ottobre 2013

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Città Nuova – Ottobre 2012 

La storia di Irene che trova una conchiglia incalza con la delicatezza della narrazione di Alessandra Jesi Soligoni, scrittrice pluripremiata per l’infanzia e la gioventù, di ampia esperienza e forte sensibilità educativa. La conchiglia è l’emblema del desiderio di conoscere e relazionarsi con il mondo di questa bambina, dolcissima nei tratti ed efficace nelle espressioni, anche grazie alle illustrazioni di Francesca Marina Costa che la interpretano.
Il bambino Karim invece viene “da lontano” e possiede una rosa del deserto, custode del passato e del presente del ragazzo, che lascia casa e luna per trovarle altrove, con la fortuna, al di là del mare. La conchiglia parla e Irene impara ad ascoltarla. Il fiore del deserto racconta invece tempi e sorrisi di Karim. Irene regalerà il suo tesoro a Karim appena sbarcato sulla luminosissima isola che lei così bene controlla dall’alto della sua duna di sabbia dorata. La bambina si fa accoglienza ancor prima di ricevere in dono la gemma del Sahara, e lo fa per molti giorni ancora, ma stavolta non più solitaria sulla duna.
Il volume (consigliato sopratutto per bambini di 8-11 anni) è una sorpresa, sia per l’incantevole vena poetica che pervade un testo profondo, sia perché il formato permette un’impaginazione ideale per la narrazione: testo e illustrazioni si accompagnano adeguatamente per questo viaggio nel mondo della comunicazione non verbale, non solo dell’infanzia, ma di tutti coloro che si dispongono con meraviglia ad incontrare il diverso e il lontano.

Annamaria Gatti

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Pagine Giovani – settembre 2012

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Radio Veneto Uno – giugno 2012

Questa settimana dedichiamo la puntata di Lunedi libro alla lettura per i più piccoli. Abbiamo intervistatoAlessandra Jesi Soligoni, insegnante delle scuole medie e affermata autrice per l’infanzia, con all’attivo oltre 15 pubblicazioni. Con la scrittrice parliamo dell’ultimo suo lavoro, rivolto in particolare ai giovani tra gli 8 e 11 anni: “Irene e la conchiglia” uscito per i tipi della Aurelia edizioni, con le suggestive illustrazioni di Francesca Marina Costa.
Un libro dedicato all’infanzia, ma che sicuramente offrirà occasioni di riflessione anche gli adulti. “Irene e la conchiglia” affronta, in chiave delicata e poetica, un dramma che si ripropone ogni estate nelle coste italiane. La storia racconta di una bambina isolana che, guardando l’orizzonte, scorge una barca diversa da quella dei pescatori suoi compaesani: si sta avvicinando un’imbarcazione carica di persone. Uomini, donne e bambini che, vicini alla costa, si gettano a mare per raggiungere la terra a nuoto. Qui l’incontro con un bambino piccolo come lei, Karim, lo scambio di sguardi spaventati volti a indagare l’Altro, la paziente ricerca di un contatto.
“Irene e la conchiglia” è un racconto che insegna ai più giovani l’importanza dell’accoglienza e della speranza, e che riporta il lettore adulto a ricordare la semplice naturalezza delle relazioni tra i bambini, fatta più di gesti che di parole. Attraverso la spontaneità del dono si creerà tra i due piccoli protagonisti un legame capace di rassicurare entrambi dal timore dell’estraneo. Una conchiglia e una rosa del deserto, simboli importanti che ritornano anche in due poesie che aprono e chiudono la lettura.
Il rapporto tra Irene e Karim riflette le dinamiche che oggi si ritrovano anche a scuola: nei più piccoli, infatti, la diffidenza sfuma subito per trasformarsi in curiosità e nella voglia di scoprire e di comunicare. Così “Irene e la conchiglia” è un libro capace di stimolare la riflessione dei bambini e degli adulti in un confronto reciproco: da un lato i genitori che devono spiegare il senso di certi eventi che i figli imparano a conoscere tramite la televisione, ma non riescono ad elaborare da soli, dall’altro i bambini che insegnano ai grandi la vera natura dell’accoglienza e della solidarietà.
Buon ascolto e buona lettura!

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Città nuova Quindicinale del Movimento dei Focolari – ottobre 2012

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Lo scaffale dell’insegnante

Molti libri per i piccolo e non solo..                                                                                       Sullo scaffale di infanzia si sono accumulati molti libri dedicati all’infanzia, nei suoi differenti livelli d’età. Ne presentiamo alcuni: altri saranno presentati nei prossimi numeri.

A.Jesi  Soligoni, Irene e la conchiglia, Aurelia edizioni.

Sull’isola di Irene i pochi bambini partecipavano ormai del lavoro degli adulti. Lei era sola e passava le sue giornate sulla spiaggia, guardando le onde e le barche quando tornavano dalla pesca: aveva imparato a contarle e trepidava quando, dall’alto di una duna, le osservava lottare contro il mare in tempesta.                           Un mattina, dopo una notte di burrasca, Irene trovò sulla spiaggia una grande conchiglia. Il nonno le spiegò che, accostandola all’orecchio, poteva ascoltare il mare: era affascinante, ma anche pauroso il rumore del mare, dal quale una voce chiamava il suo nome.                                                                                                   Sull’isola di Irene un giorno arriva una barca che non appartiene al villaggio, carica di corpi che raggiungono con difficoltà la riva. La conchiglia di Irene è l’oggetto che le permette di comunicare con Karim, un ba,bino che sembra quasi un fantasma , perché si allontana rapidamente fuggendo; le sembra un sogno, e non parla con nessuno del suo incontro; ma la mattina dopo Karim ricompare e ha tra le mani una rosa del deserto. Il racconto è semplice, ma molto vivace  e le illustrazioni di Francesca Marina Costa contribuiscono a ravvivarne l’intensità.

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